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Credi nella Democrazia? Si!...allora partecipa!

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Prof. Roberto Lorusso

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Formazione sulla Partecipazione.

Credi nella Democrazia? Si!…allora Partecipa!

 

A cura del Prof. Roberto Lorusso.

 

“Solo attraverso la partecipazione attiva delle persone, chiamate ad agire secondo

un fare creativo e collegiale, le Comunità e le Organizzazioni possono definire e raggiungere ambiziosi obiettivi di sviluppo sostenibile.

L’innovazione radicale, l’apprendimento continuo e l’uso di tecnologie e buone prassi per risparmiare risorse, sono gli ingredienti di un agire quotidiano che, nel superare le regole imposte dal consumismo, produce la riscoperta e la pratica di un antico valore condiviso: il Bene Comune”.

Moduli

Modulo 1

TITOLO – Introduzione: multidimensionalità del paradigma partecipativo

 

ARGOMENTO – Beni relazionali e bene comune

Modulo 2

TITOLO – Design dei processi partecipativi e Strumenti di gestione
dei processi partecipativi


ARGOMENTO – Una governance basata sulla democrazia partecipativa e deliberativa

Modulo 3

TITOLO – Mediazione dei conflitti e facilitazione delle relazioni nei
processi partecipativi

 

ARGOMENTO – Ascolto attivo, strumenti di intelligenza collettiva e comunicazione

Modulo 4

TITOLO – Monitoraggio e valutazione dell’impatto dei processi partecipativi


ARGOMENTO – Beni Comuni e cooperative di comunità

La libertà del cittadino cede alla passività del consumatore

Domande correlate

L’elettore in quanto consumatore non ha, oggi, alcun reale interesse per la politica, per la costruzione attiva della comunità.

Non è disposto a un comune agire politico e neppure ne è capace: reagisce solo passivamente alla politica, criticando, lamentandosi, proprio come fa il consumatore di fronte a prodotti o a servizi che non gli piacciono.

Anche i politici e i partiti seguono la logica del consumo: devono fornire qualche merce.

Preciò si presentano essi stessi come fornitori, che devono soddisfare gli elettori intesi come consumatori clienti.

 

Saturazione dell’individuo consumatore: la società del consumo satura gli individui con una vasta gamma di prodotti e stimoli, creando una sorta di narcisismo consumistico. Questo narcisismo si concentra sull’io e sul soddisfacimento dei desideri personali.

Distrazione e superficialità: la cultura del consumo promuove la distrazione e la superficialità, poiché le personesono costantemente bombardate da stimoli visivi e informazioni superficiali che non favoriscono la riflessione critica o l’impegno politico significativo.

Privatizzazione dell’esperienza: il consumismo promuove un’esperienza privatizzata del mondo, dove le persone sono più interessate al loro benessere individuale che al benessere della collettività. Questo porta alla frammentazione della società e alla perdita di solidarietà e senso di comunità.

 

A cura di Byung Chul Han – Filosofo sudcoreano

  • Alcuni cittadini potrebbero dubitare che la loro partecipazione possa influenzare veramente le decisioni prese o che le loro opinioni saranno prese in considerazione.
  • Se i cittadini non vedono vantaggi tangibili o benefici diretti dalla partecipazione, potrebbero essere meno inclini a partecipare.
  • Le difficoltà di trasporto, l’accessibilità fisica o altri ostacoli logistici possono impedire ai cittadini di partecipare.
  • Alcuni cittadini potrebbero sentirsi estranei o esclusi dall’evento o dall’iniziativa, ad esempio se non si sentono rappresentati o inclusi.
  • Se i cittadini non sono stati precedentemente coinvolti o non si sentono parte del processo decisionale, potrebbero essere meno inclini a partecipare.
  • Alcuni cittadini potrebbero non essere particolarmente interessati o motivati a partecipare, soprattutto se non percepiscono direttamente l’importanza o il beneficio dell’iniziativa.
  • Alcuni cittadini potrebbero non essere a conoscenza dell’opportunità di partecipare o dei dettagli dell’evento o dell’iniziativa. 
  • Alcuni cittadini potrebbero sentirsi disillusi o sfiduciati riguardo alla politica e potrebbero ritenere che la loro partecipazione non faccia una differenza significativa.

Dalla dignità, unità e uguaglianza di tutte le persone deriva innanzi tutto il principio del bene comune, al quale ogni aspetto della vita sociale deve riferirsi per trovare pienezza di senso. Secondo una prima e vasta accezione, per bene comune s’intende <l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono sia la collettività sia ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più celermente> Dobbiamo riconoscere l’importanza dei beni relazionali. Contrariamente ai beni materiali o finanziari, i beni relazionali non si esauriscono con l’uso; al contrario, si arricchiscono e si espandono attraverso la partecipazione e l’interazione umana. La qualità delle relazioni interpersonali, il capitale sociale, e la fiducia reciproca non sono solo complementi del ben vivere collettivo, ma ne sono il nucleo vitale.

MULTIDIMENSIONALITA' DEL PARADIGMA PARTECIPATIVO

Beni relazionali e Bene comune

Multidimensionalità

La ”multidimensionalità del paradigma partecipativo” nell’ambito della governance di un comune cittadino si riferisce alla complessità e alla varietà di elementi che compongono il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni e nelle attività del governo locale. Questo concetto implica che la partecipazione dei cittadini non è un processo lineare o monodirezionale, ma piuttosto coinvolge diverse dimensioni o aspetti che devono essere considerati e gestiti in modo integrato.

 

Gli elementi della Multidimensionalità

Diversità dei partecipanti: La partecipazione può coinvolgere una vasta gamma di persone con diversi background, interessi, esperienze e prospettive. La multidimensionalità implica che i meccanismi di partecipazione devono essere inclusivi e aperti a tutti i cittadini, indipendentemente dal le loro differenze.

Canali di partecipazione: La partecipazione può avvenire attraverso una varietà di canali e strumenti, che possono includere riunioni pubbliche, consultazioni online, sondaggi, gruppi di lavoro, comitati consultivi, e così via.

La multidimensionalità richiede un’ampia

gamma di approcci per coinvolgere

efficacemente i cittadini.

Segue

Livelli di coinvolgimento: La partecipazione può essere coinvolta a diversi livelli decisionali, che vanno dalla consultazione e informazione fino alla collaborazione attiva nella formulazione e nell’implementazione delle politiche.

Questa dimensione implica che la partecipazione può essere strutturata in modo flessibile per adattarsi alle esigenze e alle circostanze specifiche.

 

Obiettivi e risultati: La partecipazione può essere finalizzata a diversi obiettivi, come migliorare la trasparenza, accrescere la legittimità delle decisioni, promuovere la responsabilità, favorire l’innovazione e il coinvolgimento civico. La multidimensionalità implica che i processi partecipativi devono essere progettati in modo da soddisfare una varietà di obiettivi e generare una serie di risultati desiderati.

 

Contesto locale: La partecipazione dei cittadini è influenzata dal contesto sociale, culturale, politico ed economico specifico di ciascuna comunità locale. La multidimensionalità richiede un’attenzione particolare alle caratteristiche e alle dinamiche del contesto locale, nonché alla necessità di adattare le pratiche partecipative alle circostanze uniche di ciascun contesto.

Approfondimento

Democrazia deliberativa

  • La democrazia deliberativa è un approccio alla democrazia che pone particolare enfasi sulla discussione, sulla deliberazione collettiva e sulla partecipazione informata dei cittadini nelle decisioni politiche.
  • Invece di limitarsi a votare per rappresentanti o per proposte predefinite, la democrazia deliberativa mira a coinvolgere i cittadini in dibattiti aperti e riflessivi su questioni di interesse pubblico.
  • In un sistema di democrazia deliberativa, i cittadini sono incoraggiati a partecipare attivamente ai processi decisionali, a esprimere le loro opinioni, a ascoltare le argomentazioni degli altri e a cercare un consenso ragionato.
Democrazia deliberativa necessita di:

Partecipazione informata: I cittadini devono avere accesso a informazioni complete e obiettive sulle questioni in discussione, in modo che possano prendere decisioni basate su una comprensione solida e completa dei problemi. Discussione inclusiva: Tutti i cittadini devono avere l'opportunità di partecipare ai dibattiti, indipendentemente dal loro background o dalle loro opinioni. L'obiettivo è garantire che una varietà di punti di vista venga presa in considerazione. Ascolto reciproco: I partecipanti devono essere disposti ad ascoltare gli altri e a considerare argomentazioni diverse dalle proprie. Questo favorisce l'apertura al cambiamento e alla revisione delle opinioni. Ragionamento pubblico: Le decisioni sono basate su argomentazioni razionali e su una valutazione critica delle alternative. L'obiettivo è raggiungere un consenso che sia il risultato di un processo di pensiero collettivo. Rispetto reciproco: I cittadini e gli amministratori pubblici devono trattarsi reciprocamente con rispetto, anche se hanno opinioni diverse. L'obiettivo è creare un ambiente di dialogo civile e costruttivo.

Democrazia partecipativa e deliberativa non è possibile...

...se il desiderio di prestigio o potere personale di un politico prevale sull'impegno per il bene comune. Il rischio evidente è quello di avere una leadership autocratica anziché partecipativa e deliberativa. Questo sottolinea l'importanza di avere leader politici con un autentico interesse per il benessere della comunità, poiché la qualità della leadership può determinare il livello di partecipazione dei cittadini e la inclusività delle decisioni prese.

Esitazioni e ostacoli alla Democrazia deliberativa

La democrazia partecipativa può portare a risultati meno prevedibili rispetto a un processo decisionale più centralizzato. Questa incertezza può preoccupare i leader che vogliono mantenere un maggiore controllo sulle decisioni. Molti leader potrebbero essere riluttanti a cambiare un modello di governo consolidato o tradizionale, specialmente se hanno familiarità con metodi più autoritari o gerarchici. L'implementazione di processi partecipativi richiede spesso una pianificazione e una gestione più complesse rispetto a decisioni prese unilateralmente. Questo può essere visto come un ostacolo. Alcuni amministratori potrebbero temere di perdere il controllo sulle decisioni o di vedere il loro potere ridimensionato in un contesto di democrazia partecipativa. Le strutture burocratiche esistenti potrebbero opporsi ai cambiamenti che mettono in discussione i loro ruoli o le loro responsabilità. L'implementazione di processi partecipativi può richiedere risorse aggiuntive, come tempo, formazione e tecnologie. Alcuni leader potrebbero preoccuparsi della disponibilità di queste risorse. Sindaco e giunta potrebbero temere che coinvolgere i cittadini in modo più diretto possa portare a critiche o opposizioni da parte di gruppi o individui insoddisfatti o dalla stessa maggioranza di governo. Diversi leader potrebbero avere una percezione negativa della partecipazione pubblica, vedendola come un ostacolo o un'interferenza nel processo decisionale. Alcuni leader potrebbero non avere esperienza o conoscenza sufficiente riguardo ai processi di democrazia partecipativa e possono sentirsi insicuri nel guidare tali iniziative. Alcuni politici potrebbero essere "influenzati" da pressioni di altolocati rappresentanti di partito o interessi speciali che esigono un modello decisionale più centralizzato.

Economia neoliberista e politica

L’economia neoliberista si affida e promuove la infelicità ei cittadini perchè li porta al consumo di merci per soddisfare la loro infelicità e li distrae dalle relazioni umane che sono beni relazionali che contribuiscono al bene comune.

Erich Fromm

Lo psicoanalista e filosofo Erich Fromm ha esaminato il rapporto tra capitalismo, consumismo e benessere psicologico nelle sue opere, come ad esempio in “Essere o avere?” e “L’arte di amare”. Fromm sostiene che il capitalismo tenda a
promovere un’orientazione materialistica e consumistica che può
ostacolare la soddisfazione emotiva e spirituale.

Tim Jackson

L’economista Tim Jackson ha scritto ampiamente sulla sostenibilità economica e sulle implicazioni del consumo
eccessivo nella società contemporanea. Nel suo libro “Prosperità senza crescita”, Jackson affronta il problema della decrescita e suggerisce alternative al modello economico dominante basato
sul consumismo.

Naomi Klein

L’autrice e ativista Naomi Klein ha esaminato il legame tra capitalismo, consumismo e crisi climatica nel suo lavoro, come nel libro “No Logo” e “La dottrina dello shock”. Klein argomenta che il capitalismo neoliberista promuove il consumismo come mezzo per mantenere il controllo sociale e per sfruttare le risorse naturali senza limiti.

Stefano Zamagni

È un economista italiano noto per il suo lavoro sull’economia civile e solidale. Zamagni sostiene che l’economia dovrebbe essere al servizio del benessere umano e della comunità, promuovendo la cooperazione, la solidarietà e la sostenibilità economica.

Luigino Bruni

È un economista e filosofo italiano che ha lavorato su temi legati all’economia del dono, alla felicità e al benessere sociale. Bruni esplora modi alternativi di concepire l’economia, spesso critici nei confronti del consumismo e dell’individualismo sfrenato.

Marco Magatti

È un sociologo italiano che ha studiato il rapporto tra società, consumo e benessere. Magatti esplora come i modelli economici influenzino la vita quotidiana e la soddisfazione individuale e suggerisce alternative che promuovano benessere sociale.

Approfondimento

Mediazione dei conflitti e facilitazione delle relazioni nei processi partecipativi

  • Una politica che non ascolta i cittadini rischia di perdere di vista la sua vera ragione d’essere: rappresentare gli interessi del bene comune.
  • Senza ascolto, i leader politici prendano decisioni che non rispecchiano veramente i bisogni e le aspirazioni dei cittadini.
  • L’ascolto attivo è essenziale per stabilire e mantenere la fiducia tra i leader politici e la popolazione. Quando i cittadini vedono che le loro voci sono ascoltate e prese sul serio, si sviluppa una maggiore fiducia nell’efficacia e nell’integrità delle istituzioni politiche.
  • Ascoltare le diverse prospettive della comunità può portare a soluzioni più innovative ed efficaci.
    Le idee e i contributi provenienti dai cittadini possono portare a una migliore comprensione dei problemi e a soluzioni più creative.
  • L’ascolto attivo può aiutare a identificare e risolvere i problemi prima che si trasformino in conflitti o tensioni all’interno della comunità.
    Questo può contribuire a mantenere una società più coesa e armoniosa.
  • Ascoltare attentamente i cittadini consente di identificare e affrontare le disuguaglianze e le forme di esclusione che potrebbero altrimenti passare inosservate.
  • Le decisioni basate su un’ampia consultazione e un adeguato ascolto delle opinioni possono portare a politiche e programmi più sensibili e ben ponderati.
  • Un governo che ascolta attivamente i cittadini è più probabile che prenda decisioni che portano a una stabilità e a una sostenibilità a lungo termine, poiché tiene conto delle esigenze a lungo raggio della comunità.
  • L’ascolto attivo può incoraggiare i cittadini a partecipare attivamente alla vita politica e civica, creando una cultura di coinvolgimento che va oltre la sola consultazione.
  • In sintesi, l’ascolto attivo è un fondamento essenziale per una politica autentica, responsabile e oriêntata al benessere della comunità. Senza di esso, le decisioni politiche restano disconnesse dai bisogni e dalle prospettive dei cittadini, portando a un deficit di rappresentatività e fiducia nelle istituzioni.
  • La scelta di adottare una governance basata sulla democrazia partecipativa e deliberativa può portare una serie di vantaggi sia per l’intera giunta comunale, sia per l’intera comunità.
  • Prima di elencare i vantaggi è importante sottolineare che una governance partecipativa è un importantissimo A strumento per promuovere una cultura democratica solida e resiliente all’interno della comunità.
  • Coinvolgere i cittadini nei processi decisionali aumenta la legittimità della leadership politica e la fiducia hella gestione delle questioni pubbliche.
  • La partecipazione dei cittadini porta a una maggiore diversità di prospettive e idee, contribuendo a decisioni più informate e bilanciate.
  • La democrazia partecipativa può contribuire a ridurre la polarizzazione politica, favorendo la collaborazione e il dialogo tra gruppi con opinioni diverse.
  • Coinvolgere la comunità può portare a soluzioni più innovative e creative, grazie alle diverse prospettive e alle esperienze personali dei cittadini.
  • Le decisioni prese con il coinvolgimento dei cittadini sono più suscettitili di essere accettate e sostenute dalla comunità.
  • riducendo potenziali resistenze o conflitti.
  • La democrazia partecipativa richiede un maggiore livello di responsabilità da parte dei leader e favorisce la trasparenza nelle
  • decisioni prese.
  • Coinvolgere i cittadini nei processi decisionali può contribuire a prevenire o mitigare i conflitti fociali, consentendo di affrontare le questioni in modo collaborativo.
  • La partecipazione dei cittadini offre un’opportunità di apprendimento e crescita per la comunità nel suo insieme.
  • La democrazia partecipativa permette di adattare e modificare le politiche in risposta alle mutate esigenze e alle nuove sfide che emergono nel tempo.
  • La democrazia deliberativa può essere implementata attraverso varie modalità, come dibattiti pubblici, forum di discussione online e in presenza, gruppi di lavoro e altro ancora. L’obiettivo è promuovere una partecipazione attiva dei cittadini che permetta l’utilizzo di una “intelligenza collettiva” per una proposizione deliberativa che miri al bene comune.
  • L’esercizio dell’intelligenza collettiva in un contesto di democrazia partecipativa e deliberativa è il modo più efficace per coinvolgere i cittadini nel processo decisionale e sfruttare la saggezza collettiva della comunità.
Intelligenza collettiva

• La democrazia deliberativa può essere implementata attraverso varie modalità, come dibattiti pubblici, forum di discussione online e in presenza, gruppi di lavoro e altro ancora. L'obiettivo è promuovere una partecipazione attiva dei cittadini che permetta l'utilizzo di una "intelligenza collettiva" per una proposizione deliberativa che miri al bene comune. • L'esercizio dell'intelligenza collettiva in un contesto di democrazia partecipativa e deliberativa è il modo più efficace per coinvolgere i cittadini nel processo decisionale e sfruttare la saggezza collettiva della comunità.

Intelligenza collettiva - Suggerimenti

• Utilizzare piattaforme digitali per coinvolgere i cittadini nel dibattito e nella raccolta di idee. Queste piattaforme possono facilitare la partecipazione di un vasto publico e permettere a tutti di esprimere le proprie opinioni. • Organizzare assemblee di cittadini selezionati a caso per discutere e deliberare su questioni specifiche. Questo nuovo approccio promuove la partecipazione diretta e l'approfondimento delle relative questioni. • Condurre sondaggi e questionari per raccogliere feedback e opinioni dalla comunità. Questi strumenti possono essere utili per ottenere un'ampia partecipazione e per rilevare tendenze. • Utilizzare strumenti di collaborazione online per consentire ai cittadini di lavorare insieme nella generazione di soluzioni. Questi strumenti possono includere piattaforme di brainstorming e di condivisione di documenti. • Fornire ai cittadini le informazioni necessarie sulle questioni in discussione in modo che possano partecipare in modo informato e consapevole. • Assicurarsi che il processo coinvolga una diversità di prospettive, inclusi gruppi sotto-rappresentati. Ciò può richiedere sforzi attivi per garantire l'accesso e l'equità nella partecipazione. • Comunicare chiaramente come le decisioni verranno prêse e come le opinioni dei cittadini influenzeranno il processo decisionale. Assicurarsi che le decisioni finali siano basate sulla raccolta e l'analisi trasparente delle informazioni. • Valutare regolarmente l'efficacia del processo di coinvolgimento dei cittadini per apportare eventuali miglioramenti e garantire che sia un mezzo efficace per prendere decisioni informate.

Intelligenza collettiva - Strumenti

• Crowd Ideation (Ideazione di massa): per coinvolge la raccolta di idee e soluzioni da una vasta gamma di persone. Può essere utilizzato per generare nuove idee, migliorare prodotti o servizi esistenti o affrontare problemi specifici. • Crowd Voting (Voto di massa): consente ai partecipanti di votare o valutare idee, proposte o progetti. Questo metodo può essere utilizzato per identificare le idee più promettenti o per prendere decisioni collettive. • Crowd Content (Contenuto di massa): permette la creazione di contenuti come testi, immagini o video da parte di una comunità di contributori. Questo metodo può essere utilizzato per generare contenuti per siti web, campagne di marketing o progetti editoriali. • Citizen Science (Scienza dei cittadini): Coinvolge il coinvolgimento di cittadini nella raccolta e nell'analisi di dati scientifici. Questo approccio è utilizzato in molte discipline scientifiche per raccogliere informazioni su larga scala. • Open Innovation (Innovazione aperta): Coinvolge l'apertura del processo di innovazione all'apporto esterno, permettendo a individui esterni o a gruppi di contribuire con idee e soluzioni. • Gamification: Utilizza elementi di gioco per coinvolgere la comunità nel raqqiungere obiettivi specifici. Questo può aumentare la partecipazione e la motivazione. • Sfide e Premi (baratto): Offre incentivi o premi (anche sotto forma di servizi comunali) In cambio delle migliori idee, soluzioni o contributi, incoraggiando così la partecipazione attiva.

Intelligenza collettiva - Tecniche dal teatro

• Le tecniche teatrali possono essere un potente strumento per coinvolgere i cittadini nei processi di partecipazione attiva e deliberativa. • Una antica e consolidata esperienza è quella chiamata: Teatro dell'Oppresso. Un metodo teatrale sviluppato da Augusto Boal che coinvolge il pubblico come "spett - attore". Questa tecnica è stata utilizzata specificatamente per dare conoscenza sulle dinamiche del potere e le opportunità per il cambiamento sociale, aiutando la comunità a identificare ile migliori modalità per affrontare le disuguaglianze. • Drammatizzazione di Scenari per aiutare i partecipanti a visualizzare i diversi aspetti del problema e a comprenderne le implicazioni. • Forum Teatrali in cui i cittadini possono interpretare personaggi coinvolti in una situazione specifica. Questo permette loro di esplorare le diverse prospettive e i possibili risultati delle decisioni. • Role-Playing: Assegna ai partecipanti ruoli specifici all'interno di una situazione o di un conflitto. Questo può aiutare a sviluppare empatia e comprensione per le diverse posizioni e ad esplorare soluzioni innovative. • Teatro Documentario per raccontare storie reali di individui o comunità che sono direttamente interessati al problema in questione. Questo può aiutare a dare voce a coloro che potrebbero non essere ascoltati altrimenti. • Spettacoli Interattivi in cui il pubblico può intervenire o prendere decisioni durante lo svolgimento dello spettacolo. Questo può essere utilizzato per coinvolgere i cittadini in una narrazione che riflette le sfide e le opportunità della comunità. • Debriefing e Discussione dopo la rappresentazione teatrale, per consentire ai partecipanti di riflettere sulle emozioni e le idee suscitate dalla performance.

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